Il Noccioleto
Nell’anno 2014 è stato impiantato un noccioleto micorizzato.
Non tutte le essenze arboree presenti nel suolo italiano sono adatte alla micorrizazione. Alcune si prestano meglio all’inoculazione del micelio tartuficolo: tra queste troviamo il nocciolo (Corylus avellana).
E’ la specie più nota del genere Corylus e vegeta in tutta Europa, nell’Asia minore, nell’Africa settentrionale. La denominazione specifica riprende l’antica denominazione latina nux avellana (noce di Avella, Italia meridionale).
Alta fino a 7-10 metri e la sua scorza è grigio-bruno-rossiccia, liscia e lucida.
Le foglie sono caduche, di colore verde scuro e un po’ pelose nella parte superiore, con nervature molto rilevate in quella inferiore. Il frutto è una nucula globosa, protetta da una campanula di foglie dentellate all’esterno. Il pericarpo è legnoso, l‘endocarpo è grosso, oleoso, commestibile.
Si trova in terreni permeabili, profondi, abbastanza umidi in estate. Il suo apparato radicale è ricchissimo di radichette secondarie e si sviluppa entro i primi 50 cm di profondità. Questo gli provoca una sensibilità alla siccità ma ne favorisce la micorrizazione in quanto facilmente la micorriza si insedia stabilmente tra i suoi peli radicali.